Edson Arantes, in arte “Gioconda”.
Non è che ci si possa fare granchè.
Uno s’immagina qualcosa di plateale: tipo uno schiocco sordo e tu che vai in mille pezzi come il cristallo. Fino a che vivevo coi parenti sarebbe stato così.
Invece niente di tutto questo.
È come se a rompersi sia stato un organo interno.
Non CRASH, un plumf discreto: udibile appena tra i gorgoglii dei vasi sanguigni. Che mica abbandonano i loro affari, loro.
Come tu non abbandoni i tuoi.
Da adulti, non si fa.
Un rumore come di sarcoma.
Una cosa che vai avanti chissà quanto come non fosse successo niente.
Ogni giorno ti senti un po’ peggio. E non capisci.
Tante canzoni smettono il loro sapore e suonano in scala di grigio.
Una veste che non sminuisce beltà loro, ma è meno appariscente.
Non sminuisce ma dis-funziona.
Come quando una cosa utile diventa solo contemplativa.
Cioè, non è cambiato niente da prima. Solo, il latente è diventato conclamato. Ma tutto va avanti. Tutti vanno avanti.
E tu... beh, supponi di avanzare anche tu.
In qualche modo strano, che ora come ora magari ti sfugge.
Certo che con un libretto di istruzioni non saresti arrivato a questo.
Saresti stato O Rei.
Saresti stato Jesus.
Ma O Rei non sei. E Jesus men che meno.
Non è che ci si possa fare granchè.