Intelligent life is all around us.

venerdì, luglio 27, 2007

Paperopolis.

Il problema fondamentale consiste nell’alienazione.
È lei a sovvertire le logiche dinamiche causa-effetto.

Il rapporto uomo/donna è andato a troie da quando si è diffusa la balzana idea de l’Amore vince sempre, alias l’Amore supera tutti gli ostacoli.

Ciò presuppone che vi siano ostacoli da superare.
E incita, se non sussistono, a crearseli.

Che se no, non è vero Amore.

Si ringraziano per la stesura del post: Non sono fatta/o per stare bene - Ti vedo più come un amico/a - Proprio a te che non te lo meritavi - Il problema non sei tu, sono io. Durante le riprese, sono stati tutti giustamente maltrattati.

martedì, luglio 24, 2007

Slow Country.

Era uno di quei tipi che, dovendo fare una cosa, ci pensano per generazioni.

Analizzava e scomponeva il tutto nei singoli fattori costituenti, interpolava dati oggettivi e considerazioni proprie per avere un quadro sì personale, ma non troppo. Parzializzante, più che parziale.

Mai sazio si concentrava sui minimi dettagli – ah, che passione aveva per quelli! A furia di, il pensiero di fare la cosa diventava più appassionante dell'azione stessa. Tanto più stimolante, quanto più nitido.
Immaginava il moto del gesto, la traiettoria esatta del divenire: la reazione dell’ambiente circostante una volta mossa la situazione.
Dato il La, come si suole.

Riscaldava il pensiero al fuoco del Desidero prima e lo bombardava a freddo con le particelle alfa del Dubbio e della Paura poi. Raffrontava mentalmente i risultati nei due casi e le loro mutue differenze, li annotava disciplinatamente e riniziava i calcoli:

- su un piano ideale.
- con attrito nullo.
- a gravità zero.
- in presenza di solidi a quattro (o più) dimensioni.
- in una camera anecoica.
- nella galleria del vento.
- a contatto con l’antimateria.

A un qualsiasi osservatore esterno questo immobile procrastinare, questo vegetativo stato di catarsi, questo rimuginìo inutilissimo ai fini del risultato, risultava sovente insopportabile.

In compenso, il suo improvviso mettersi in moto era affascinante.
Senza preavviso alcuno, cerimoniosità o causa apparente.
Come un autistico o un sonnambulo.
Per fare, senza mutare espressione, quella stessa cosa.
Ragionata così tanto da essere ormai astratta.

Impiegando raramente più di una ventina di secondi.
Ed esclamando spesso, tra sè e sè, conclusa l'operazione:
“ecco”.

martedì, luglio 17, 2007

19-2000

Courtesy of Gorillaz

The world is spinning too fast
I'm buying lead Nike shoes
To keep myself tethered
To the days I try to lose

My mama said to slow down
You must make your shoes
Start dancing to the music
Of Gorillaz in a happy mood

Keep a mild groove on

Ba ba ba
Day doo day bop

There you go!
Get the cool!
Get the cool shoeshine!
Get the cool!
Get the cool shoeshine!
Get the cool!
Get the cool shoeshine!
Get the cool!
Get the cool shoeshine!

There's a monkey in the jungle
Watching a vapor trail
Caught up in the conflict
Between his brain and his tail

And if time's elimination
Then we got nothing to lose
Please repeat the message
It's the music that we choose

Keepin my groove on

Ba ba ba
Day dee bop

OK bring it down yeah we gonna break out
Get the cool!
Get the cool shoeshine!
Get the cool!
Get the cool shoeshine!
Get the cool!
Get the cool shoeshine!
Get the cool!
Get the cool shoeshine!

Ah Ah Ah Ah

Day doo de bop

lunedì, luglio 16, 2007

Panzer Kunst.

Dopo breve vacanza, ritorno al mio antro.

Termina la muta, la pelle del rettile rimane tale.
E così pure le poderose chele dell'astice.
E voi, mi aspettavate?

Fragili e deboli creature.
Perchè... anzi: perché venite qui?
A frugare in un personaggio che prova a trascendere il suo status.
Fino ad elevarsi al rango di individuo.

Voi N-O-N capirete.

Non vi basterà il tempo di una tendenza.
Un giro al frenetico ritmo della moda.
Per questo fallirete nella vostra cerca.

Per questo, fallirò io nella mia.

Poichè io non vi incarno.
Mai, nemmeno per un momento.
Sempre e solo di me ho ragionato.
Tanto qui, quanto fuori.
E tanto quanto, le analogie sono impressionanti.
E deprecabili.

Provare dolore per la lacerazione delle altrui carni.
Crescere sulle altrui sofferenze.
Tutto, pur di non scalpellare la propria preziosa faccia di cazzo.
Tutto, pur di sentirsi al sicuro.

Per capire poi, un giorno come tanti, che non lo si è mai stati.
E mai lo si sarà.

Alfine, saprete che il diavolo non è brutto come lo si dipinge.
E questo, nonostante vesta Prada.

giovedì, luglio 05, 2007

Distruggo il male e vado.


Ce l'ho fatta, è ufficiale.
Oggi ho i capelli di Actarus.
Nella foto: Musashi VS Vegafone.

h 18.00
Un finale dell'altro mondo.
Elfi, fate, gnugne e sherpicossi.
Che bellezza! Che bellezza!

mercoledì, luglio 04, 2007

Oggi inezie, ieri chincaglierie.

Al playground giungono gli atletici 20 enni e ci fanno un culo acsé.
Un bastardello fortissimo mi pigia pure in face. 2 volte.

Ma a parte che una volta riesco a cremarlo (e ciò mi vale quasi un orgasmo), è un periodo che c’ho i punti nelle mani e ne godo. Mi acquatto placido e coccodrilloso sul ventello alternando le penetrazioni che mi ricordavo a un arresto-tiro in sospensione dalla media miracolosamente uscito coi 30 anni. Alla fine perdiamo solo 21 – 14: considerando l’evidente scarto fisico-tecnico delle squadre, parmi un gran bel risultato.

Per non soffrire troppo per la casa vuota, mi affiondo al japponese con Indi. Ne esce una serata simpatica: mangiamo un quantitativo di pesce crudo degno di due barracuda, cicerliamo di donzellette e bloggherismi, facciamo una cannetta di fumo scrauso nel bel mezzo del salotto “Monte di Colore” e, provati dal luculliano banchetto, ci salutiamo ben pasciuti. Prima di uscire nota la cuccuma acquistando istantaneamente altri 100 punti, gli faccio presente che non sarebbe male se si rimettesse a scrivere. Magari cacando anche un pelo fuori dalla tazza, ma ogni tanto è giusto fare il piccolo fan.

Fuser sgama vip non_so_dove_ma_al_mare fino a venerdì, Hindùrain salva il pianeta alle 5 Terre fino a sabato: io in ufficio. Considero seriamente di mettermi io pure al servizio di Lucignolo o GreenPeace, ma nel primo caso mi ferma l'orgoglio, nel secondo lo stipendio. L'affitto, presempio, potrei pagarlo giusto con i tonni salvati dalla mattanza, in caso. Rendendo vieppiù superfluo il salvataggio stesso. Visto il nick che mi sono scelto, anyway, il progetto è più fattibile di quanto non sembri ad una prima distratta occhiata. Se alla proprietaria garba il tonno, obviously.

C'è di buono che scrivendo le partecipazioni per un matrimonio, mi sono guadagnato una bozza di vino che faceva da bomboniera: in caso di angoscia, bottiglia, tu mi hai provocato e giàssai.

Loro al mare, io ubriaco: a ognuno il suo.
Nella foto: anche lui c'ha 20 anni, cazzo ti credi?!

martedì, luglio 03, 2007

Di quando Fuser mancò al matrimonio.

Tiro in aria la monetina: testa o croce?

Testa: lascio perdere e mi tengo quello che ho.
Croce: provo a farmi male ancora una volta.

Il lamento raziocinante (solo nell’1% dei casi simile a quello di Nienna) di chi ha perso anche l’ultima parvenza di ciò che era o avrebbe voluto essere o il masochistico schiantarsi sui muri di chi dopo il K2 vuole l’Everest e poi il Bungee Jumping in scafandro spaziale dall’esosfera?

Testa per apprendere la pietà e il perdono.
Croce per conoscere i limiti della funzione che più m’interessa: la mia.

L’indispensabile. L'indispensabile è relativo.
Subordinato alle situazioni e ai contesti: mutevole.
C'è sempre. Mai con la stessa veste.

C’è penuria di formule magiche: l’indeciso ne risente.

Ogni mattina la scommessa si ripete.
Mano a mano, successi e fallimenti si avvicinano al 50% spaccato.
Perchè la matematica non è un'opinione.

E nemmeno una bella fagiana.

Ai più svegli, questo già suggerisce qualcosa riguardo l’inevitabile.
Da piccolo volevo fare il cavaliere errante.
Crescendo, in effetti, ho sbagliato una cifra.

Enough about me, let's talk 'bout you for a minute.
La scelta dura 24 ore, ogni mattina (ci) si lancia.
Festivi compresi.

Ditemi: testa o croce?