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venerdì, novembre 23, 2007

La moltiplicazione infinita del buonsenso.

Il disagio del tempo che abito è avere miliardi di interpretazioni per tutto.
Tutte ragionevoli. Tutte opposte.

Il malessere del tempo che abito è la sua relatività.
Più s’approssima alla velocità massima, più diventa enorme e mostruoso.
Ingestibile per tutti, anche per chi l’ha voluto così.

Meccanismi diabolici pompano flussi oceanici d’informazioni in teste e case, come il polmone d’acciaio fa con l’aria. Ogni giorno ti suggeriscono un'opinione, ti incitano al confronto. Come la campanella del liceo, il presente diventa a puntate.

Il mostro si protegge e cancella le sue tracce.

Le opinioni sono fini a se stesse: il mondo fattivo scompare, inghiottito nei salotti del Dialogo Civile. Chi è già grasso, grasso rimane. L'unica preoccupazione è alimentare la caldaia che lo muove verso il lardo superluo con palate e palate di nuovi contenuti da masticare e risputare. Mischiati a pubblicità del cazzo, per avvicinare ancora di più reale e fiction.

A dispetto di dignità e salute, piuttosto.

A un ritmo insostenibile vengono ruminati dati ed esiti su prove tecniche di stupro pre-omicidio, riti satanici, Garlasco, Perugia, immigrati, Franzoni, Madeleine, RIS, mafia, le Iene e Vodafone, la prima doppia doppia di Bargnani in NBA e Vodafone, la brillante teoria entomologa di Grissom e Life is now.

E poi fuori a sputare i negher e i che vergogna!.
E i lo sai che è un famoso produttore di Hollywood? / ma figurati se non è stato lui / sentiti libero? Aò, ma io sono attaccante! Ahahah.

Storditi da un lavoro alienante nel migliore dei casi.
Colpevoli in tutti gli altri.
Agli occhi della Società o dei Terroristi o di bla, bla, BLABLA.

In metrò, stamattina una sciura mi propina la teoria mi sento europea nel senso dell’Europa Occidentale. Anche se poi mi tocca dividere questa cosa anche coi rumeni o i bulgari e mi dà fastidio. Ma loro non discendono mica dai romani come noi.

Ancora una volta i romani come esempio di civiltà.
Un’altra approssimazione per giustificare una xenofobia.

O un’ignoranza.
O una supponenza.
O un fastidio.
O un insuccesso.
O, o, o.
Etc etc etc.

O io che confondo Jean Paul Belmondò con Gianmaria Volontè.
O mi scordo di Sacco e Vanzetti mentre faccioilfigo.
O mi sento tanto in gamba perchè non mi arrendo alle difficoltà.
O BLA, BLA, BLA.

Più argomenti, più approssimazione.
Simplemente. Desolantemente.

E 'stamminchia di Sacro Romano Impero, poi, militarmente s'impose.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

l'altro giorno uno si ostinava a dirmi che la verità esiste ma ne esiste una, altrimenti non sarebbe verità.
io: no, non ne esiste la verità.
lui: ecco, affermi che non esiste la verità. e stai affermando una verità.
...
boh.
forse è tutto ragionevole, opposto e relativo nel raggio della capacità di intuizione umana.
non so cosa ho detto.
ciao cantante

16:19

 
Anonymous Anonimo said...

Più argomenti, più approssimazione. Se poi conti che siamo nella generazione dove - per esempio - la Cultura Moderna ha la faccia di Mammuccari, ciò non può che giovare al Grande Cervello Mediocre, entità di natura massiva facilmente influenzabile da informazioni di tipo massivo...
Si elucubra e ci si confronta per sentirsi fighi, ma forse, in realtà lo si fa per sopperire ad altre mancanze. Te lo dico io che non trombo e leggo Nietzsche...
Vabbè
Scià!

(Oh, sono le sei del venerdì, se ho detto qualche minchiata chiedo vènia.
Cheffài domani, replichi?)

18:09

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao anche a te che non hai un blog e non sai che farci. Suoni?

Simo, smetti subito di leggere Nietzsche. Ti prego.

- Musashi

12:46

 
Anonymous Anonimo said...

Il bello è che chi sostiene 'ste cazzate poi però sostiene al contempo di discendere dai Celti...e si va a sposare con gente vestita da druido, salvo poi dichiararsi cattolico apostolico romano (ma divorziato, naturalmente, non esageriamo mo' con la coerenza)...

17:36

 
Anonymous Anonimo said...

P.S.
Amico anonimo, l'interlocutore aveva ragione, del resto ti stava semplicemente illustrando il teorema di Goedel, ma al contrario ;-)

17:37

 
Anonymous Anonimo said...

è un mondo difficile. e non si sbaglia neppure da professionisti. sic!
ps. rinnovo i miei apprezzamenti per la fine dicitura (o meglio scrittura, ma tanto è come sentirti parlare)
bacione

runningstill

23:34

 

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