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venerdì, novembre 03, 2006

Canon in D minor.


Il canone in re minore di J.S. Pachelbel è a mio modesto avviso la più bella sinfonia su cui sia possibile poggiare le orecchie.

La frase va intesa in senso assoluto: non c'è Mozart, Beethoven o Rage against the machine che tengano. Di tutta la musica che la razza umana ha prodotto dai suoi albori fino a oggi, la palma d'oro la consegno a questo straziante crescendo di violini, capace di ribaltare l'anima come l'aratro fa con le zolle di terra.

Detto questo, posso iniziare a parlare del vero argomento del post, che con il canone non centra quasi un cazzo: Adam Morrison.

Questo ragazzo di 20 anni è la nuova promessa del basket NBA americano, un serio candidato al titolo di rookie dell'anno (il miglior esordiente della lega, nda) e un personaggio dal grandissimo carisma: dentro e fuori dal campo.

A parte per il look soseventies in un ambiente di hip-hopper e le tendenze strasinistroidi (che in America, se possibile, sono ancora più disprezzate che da noi), il giovane ha un altro tratto distintivo ben più caratterizzante: è diabetico.
Di tipo 1, insulinodipendente.

Questo vuol dire che a ogni pausa deve controllare il tasso di zuccheri nel sangue, e se necessario farsi un'iniezione d'insulina. Nel corso di una singola partita, la cosa si può rendere necessaria anche tre volte.

Il campionato NBA è da molti considerato il più massacrante tra i campionati professionistici: consta di minimo 82 partite, giocate ogni 2-3 giorni, cambiando sovente fusorario durante le trasferte. Insomma, non c'è proprio nulla che possa far supporre possibile il partecipare ad una tale competizione sportiva, portandosi appresso uno scomodo coinquilino chiamato diabete.

Nulla, tranne Adam Morrison.

Spesso gli è stata rivolta l'ovvia domanda di quanto influisse il diabete nella sua quotidianità. Lui, per tutta risposta, ha scosso le spalle ed ha sempre risposto: "non è poi così grave, ti ci abitui".

Il canone in re minore di J.S. Pachelbel è la più bella sinfonia mai stata creata da un essere umano: un crescendo di violini che commuove nel profondo e ristora, un po' come ascoltare la voce degli angeli.

O un po' come ascoltare la storia di Adam Morrison.
Nella foto: unbelievable respect.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sembra che ultimamente stiate tutti facendo leva sul mio lato sentimentale per farmi crollare.

Ci state riuscendo.

08:55

 
Anonymous Anonimo said...

un mito. adesso comprendo l'accostamento con quella musica

14:44

 

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