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giovedì, novembre 02, 2006

Con il cacciavite in mano fa miracoli.


Quel gran genio del mio amico Fuser si è superato.

Ponete che siate patentati ma senza macchina.
Ponete che il vostro coinquilino sia nella stessa situazione.
Ponete che due amiche che avete ospitato a casa vi lascino le chiavi della loro macchina da fighetti sul tavolo e la macchina stessa parcheggiata sotto casa.
Per la precisione: una Smart con meccanismo automatico di scappotto tipo Z3, l'autoradio e una ricca collezione di CD, quasi tutti di prim'ordine.

Ci siete?
Bene.

La domanda è: sareste voi così corretti da non usarla nemmeno per un istante?

Sì?
Bravi, mi compiaccio.
Io no.

Eccomi quindi in viaggio verso la Brianza, a trovare i miei, a bordo di una macchina davvero cool. Mi sento molto in, guardo le belle milanesi incazzate al volante con la faccia del vero figo, la cappotta abbassata e l'autoradio a palla.
Se non mi conoscessi a fondo mi scambierei per uno della Milano-bene.

Uè, ciao Fiffi! Come sta Patti? E Lilli?
Gesù, ma stai benissimo! Fatti abbracciare! Bella la vita, baby!
E tutto quel genere di cazzate lì.

Sìssì: per una volta mi concedo il lusso di sentirmi un giovane rampante.
Lo so che è vomitevole, ma per inchiappettare una di quelle svampitissime ragazzine ricche e viziate che pullulano a Milano farei questo ed altro.
Con buona pace dell'uomo etico di Kierkegaard.

Anyway, per farla breve: sia io che Fuser abbiamo usato la macchina senza tanti problemi. Senonchè la notte scorsa qualcuno ha avuto la brillante idea di fottersi lo specchietto retrovisore del mezzo in questione.

Oh, merda: panico.

Ovviamente il tutto succede il giorno stesso della prevista restituzione. Straovviamente in un giorno di festa con tutti i negozi chiusi.

Ecco la seconda domanda: sareste voi stati così corretti da riferire il fattaccio e implorare perdono? Considerate che non era nemmeno colpa vostra, eh?

Sì?
Bravi, mi compiaccio.
Noi no.

Elaboriamo così la tattica-gnorri: lasciamo la macchina sotto casa loro, saliamo a riconsegnare le chiavi e non facciamo menzione dell'accaduto. Con l'inconfessata speranza che la loro xenofobia latente (abiteranno per sei mesi in via Settala) le porti a pensare che è bastato lasciare la macchina una sera in quella zonaccia perchè un marocchino la privasse dello specchietto.

Vomitevolissimi, lo so.

Una volta tornati alla nostra magione, Fuser risponde al telefono.

Proprietaria Smart
Ahò (la signorina è romana), ma manca uno specchietto! Ve n'eravate accorti?

Fuser
Ma davvero?! No, non ne sappiamo nulla!

A questo punto: la cazzata.

Fuser
Oltretutto me ne sarei accorto: ERA QUELLO DEL GUIDATORE!

Ecco: l'ultima notizia, in teoria, non gliel'aveva data nessuno.

Cazzo ragazzi, siamo così rincoglioniti che ci acciufferebbe persino Zenigata.
Nella foto: Fuser e Musashi mettono a punto il loro diabolico piano.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ti ho pensato oggi, che su repubblica c'era tutto uno speciale per i trent'anni di bar Sport scritto da Benni. Chissà se l'hai letto...

smommosamente dalle vacanze!

22:15

 
Blogger Musashimaru said...

In definitiva, è molto bello che qualcuno ti pensi. Anche se non l'ho letto, grazie.

15:59

 

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