Letters from a porcupine.
Ciò che amavo di Shannon Hoon era il dono della sintesi.
Una perla preziosa di musica e testo, qualcosa che nutriva per mesi le tue fantasie di spalti gremiti o amori impossibili, racchiusi in 122 secondi di canzone.
Partiva in quinta e proseguiva diretto, triste o allegro che fosse.
E cantata da lui, la malinconia era quasi aspirazionale.
Ciò che amavo di Shannon Hoon era la scanzonata disillusione.
L’opposto esatto del cugino fortunato, quell’Axl che con il suo machismo teppistello conquistò il mondo. Scrivendo peggio di lui, cantando peggio di lui.
Ciò che amavo di Shannon Hoon era quel che diceva.
Soprattutto per come lo diceva: come lo avrebbe fatto un folletto.
Per questo, dopo il caffè con Jeff, con lui mi bevo il cordialino.
Alla sua salute, s’intende.
Hell – Blind Melon
I have no fingertips
They were burned away from too many stove trips
Can't find no fingernails
I ate them off cause I was hungry as hell
Can't read, can't clear my mind
So here I go I've got to get into this lifetime
I think I'm gonna build a fence
To keep inside what little sense
The sense of taste
The sense of smell
The sense to sit here and feel like hell
To feel like hell
The sun, the moon, the stars
Is that what you're thinking that you are
As I'll disintegrate over time
If I expect my Body to try and keep up with my mind
Today everything's mine
Today everything's mine
Today everything's mine
Alla tua.
6 Comments:
Nun mi ci far pensare, vah! Ancora c'ho i lacrimoni...e ancora ricordo a memoria tutta I Wonder...
17:23
Io avrei voluto poterlo votare per le comunali. Così oltre che averlo come sindaco, magari battevamo pure la Moratti, due piccioni con una fava...
10:46
non conosco
mi documenterò
(ho ricevuto canzone e numero di telefono. ti riferirò le mie opinioni davanti a una bella birra)
13:36
Bello. Molto.
(Milano è un pò fuori mano, ma una birra fatevela anche alla mia salute)
11:19
eheheheh il dialogo tra ponzio e musciasci mi ha rallegrato la giornata.... ricordardomi anche del lieto motivo per cui capitai su questo blog, ossia il bulgakov stesso! mavardanpò
per quanto concerne damien rice, ricordo un raffinato videoclip (dimentico il titolo) che portò il blebo ed il nino sorello ad improvvisare una complicata gag narrante la triste storia d'un palloncino seviziato e bistrattato. magnifica.
01:26
se è partito con la quinta ci credo che una volta arrivato alla mia terza abbondante poi c'è rimasto male.
(hai ragione, siamo proprio una generazione triste)
14:21
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