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sabato, giugno 16, 2007

La pena dell'alma.

Non doveva essere così.

Uno svilente passaggio di testimone.
Più veloce di un pit-stop in Formula 1.

Le tue lacrime, le sue botte: ma perchè io?
Perchè lo dici a me?
Ce l'ho scritto in fronte che sono un babbione?

Va bene: non posso negarlo, in fondo.
Ma te sei testa di cazzo.
Tu e i tuoi trabocchetti ayurvedici.

Hai servito un uomo che ha visto la Verità?
Hai visto la mia anima?
Non dirmi cazzate.
Non parlare da imbonitrice.

Io non servo nessuno.
Io non cerco lo scontro.
Rispetta la tua ombra.
Rispetta la tua natura.
Nulla si trascende, nulla s'illumina.
E=mc2, bellaggioia.
L'energia la puoi solo trasformare.

Mi sono già cacato su il cazzo di fare il saltimbanco.
E se provieni da Signore dell'Universo, hai sbagliato indirizzo.
Io non sono un eletto.

E ringrazia il porco d'iddio!
Che è per quello che non ti picchierò mai fino quasi ad ammazzarti.
E che se vedessi Signore dell'Universo lo ucciderei sul posto.
Prova a guardare la mia anima, adesso.
Leggilo: avrei davvero la forza per farlo?
Si, si, quantosonofigo: lo ammazzo, il figlio di troia.

E tu come cazzo fai a non capire?!
Sono le puttanate sull'Illuminazione che vi portano a questo!
E al Maestro do Nascimiento.

Non valgo nulla. NON VOGLIO valere nulla.
Non sarò certo io a imporre la mia meschina volontà sul mondo.
Non è meglio nè peggio delle altre. Lo so e basta.
Non è meglio nè peggio di quella di Signore dell'Universo.

Non morirò in nessun altro modo che non sia diventare un oggetto.
Un pezzo di carne disteso su un tavolo da obitorio.
Non vedresti la mia anima volare via.
Al limite si verserà per terra.
Niente palloncini: un pozzo di piscio.

Anche tu non sai scegliere.
Anche tu non vuoi scegliere.
Ti sei rincoglionita con l'idea dello Spirito.
Ieri però il linguaggio del corpo eccome se ti piaceva!

Ma quella è la bassezza dell'animale.
E salita sul treno dalla opposta direzione, te ne sarai vergognata.
Chicca sublime: a breve ti dispiacerà.
Per me.
Ti sentirai in colpa.
Come l'altra: un giro di giostra e parlerai da padrona del Luna Park.
Affanculo: non ci sarà.

Ma chi cazzo mi sono messo in testa di essere?
Mi basta una carezza per vedere cuoricini: peggio di Candy Candy.
E rido di chi chiava nei cessi dell'ufficio come se fosse ancora al liceo.

Bambocci di merda.
Ma che morissimo tutti.
E alla svelta, anche.

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Musa...hai la visionaria incazzata energia di un Bukowski metropolitano e la capacità di sintesi di un astrofisico. Mi hai ricordato un non so chi che ha scritto: "tutto si riduce ad un gioco con le banconote, col grembo. Buffoni, buffoni."
Miriam

17:50

 
Blogger Unknown said...

Mi sa che fosse rimasto allo stadio di "mi piacciono i canti spirituali indiani e piango per il destino de mondo".
Oh, perché ci si sdealizza così in fretta?
Beatrice fu Beatrice per Dante perché non se la trombò.

18:54

 
Anonymous Anonimo said...

chissà che cazzo vuoi anche te?

lapadronadellunapark

00:03

 
Anonymous Anonimo said...

"Mi basta una carezza per vedere cuoricini"
che cazzo di fregatura. troppo facili all'autofottimento.

10:44

 
Anonymous Anonimo said...

Si, tutto quello che cazzo vuoi. Che peraltro sento pure di condividere, ma perdio, io non ho mai chiavato nei cessi al liceo, eh.


Cristo.

13:55

 
Blogger Musashimaru said...

Miriam: bellissima frase. Purtroppo fin troppo vera.

Vi: Beatrice fu Beatrice perchè Dante era un coglione e lei pure.

Luna Park: c'è una tragica mancanza di tempismo nella tua domanda. La risposta ora può essere: "a posto così, grazie" o "scopare nel cesso dell'ufficio, poichè sono trasgressivo". Tira pure la monetina.

Molecole: questo atteggiamento è mostruoso. Il male allo stato puro.

Ardez: se ti consola, io non ho mai chiavato nei cessi di un ufficio. E anche al liceo nulla più di un chinotto.

20:10

 
Anonymous Anonimo said...

Eh. Il chinotto ha sempre il suo bel perchè, zioporco. Al liceo. Nei cessi.

22:14

 

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