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lunedì, gennaio 14, 2008

Che tempo che fa!

La crisi di mezz’età di cui sono schiavo mi suggerisce che dovrei morire intorno ai 60 – 65. Considerando che causa invasamento mistico credevo di perire a 33 spaccati (anima chiavi in mano/ no optional resuscitativi), sono lieto del lasso di tempo guadagnato. Anche perchè secondo copione dovrei scrivere ancora il mio bel disco, diventare un virtuoso del pianoforte e riempire il Madison Square Garden in almeno tre occasioni. Farcela in due anni scarsi, visto lo stato attuale dei lavori, è un pelo impossibile. Ho anche pensato che la priorità di lasciare un segno e la forma in cui lo si vuole lasciare sono scelte personali, spesso comuni a molti. Persino il più stronzo dei beceri può aspirare a qualcosa, se vuole. Il più è ricordarsi di fare qualche passetto ogni tanto in tal senso anche nel noioso quotidiano. Giusto per mantenere un disegno globale. Giusto per ricordarsi che c’è. Al contrario degli ampi messaggi letterari o cinematografici: non è assolutamente necessario. Che ci sia, intendo. È anzi deleterio: i passetti sono duri da incastrare con il vitto e l’alloggio. Non farli degenera in un’incridibbile frustrazione. Farli genera un’incridibbile euforia. Entrambi le sensazioni sono pericolose in quanto alterano la percezione della realtà: la fanno troppo grigia o troppo verde, troppo mierda o ciclamino, troppo thè freddo alla banana che poi non esiste. In più quel genere di traguardi, quelli assoluti – definiti – chiari, tolgono ogni tipo di sapore alle tappe intermedie. Ti fanno molta fretta; cosa che stona con l’ipocondria di uno che crede di morire presto. Per quello ora ho i capelli più lunghi di quando andavo al liceo e ragiono come un adolescente: se ho una crisi di mezz’età ora che ne ho 31, per definizione ai 60 ci arrivo. Con buona pace dell’ipocondria, di Jesus, del mio CD di 11 tracce che non ho ancora fatto e che continuerò a non fare finchè lo vivo come uno sbattimento e a tante altre cose che mi mettono l’ansietta, tra le quali figura anche il goldone, lo ammetto. Il tempo non manca. Ed è pure sbagliato credere di avere già visto tutto, di conoscere tutto. “V per Vendetta”, ad esempio, non l’avevo mai visto: credevo fosse una cagata immonda. Figurarsi.

11 Comments:

Blogger Unknown said...

V per Vendetta è una figata pazzesca, almeno quanto la Natalie Portman.
Per il disco non disperare, io ne ho mezzi due e mi hanno fatto vivere sospeso a mezz'aria per tutta la mia adolescenza. infatti è stato molto divertente averli scritti.
quindi inutile e dannoso per il mio futuro.
posso linkare il tuo blog al mio?
a presto

03:34

 
Anonymous Anonimo said...

31 anni? Sei giovane.

12:50

 
Anonymous Anonimo said...

Già.
In effetti lo sono.

(xx, non devi nemmeno chiederlo: se lo fai è un piacere)

14:16

 
Anonymous Anonimo said...

a 33 anni, l'unica cosa che avrà a che fare con un disco, è l'ernia..

16:47

 
Blogger settantasette said...

E sai qual è il bello? Non cambi più. Io sto sei anni avanti, e rispetto ai trenta-trentuno sono identico. Se possibile, più coglione. Il periodo dell'evoluzione e della crescita personali è finito, si è e si rimane quello che si è (bella, questa).
C'è chi, verso i 26-27, ha preso un certo tipo di treno che gli è passato davanti, e 10 anni dopo ha due figli, è sposato, e sta facendo carriera. Verso i 50 avrà il primo infarto.
Altri, tra cui io e Mark Renton, hanno scelto la vita.
Stai a vedere che sei con noi pure tu?

09:05

 
Anonymous Anonimo said...

io ho 34 anni e sono in crisi di mezza eta'....quindi vivro' piu' di te! Ho capito giusto?

Francesca

15:10

 
Blogger RoughSpirit said...

Se ci teniamo la crisi di mezz'età per sempre, diventiamo highlanders?

(Ehi capo, leggi le email, un no come risposta, al caso, è meglio di nessuna risposta - almeno secondo me- più cortese, più comunicativo, più diretto e più comprensibile. Grazie anche per il più succinto degli "spiacente non posso" piuttosto che il silenzio... )

15:27

 
Anonymous Anonimo said...

Neanche io ho visto V per vendetta...

rip

17:13

 
Anonymous Anonimo said...

Il tempo scivola come un tango: rallenta, accelera, frena, senza mai percussioni a segnalarlo.

Buona danza

19:20

 
Anonymous Anonimo said...

aaaah i capelli sono sicuramente troppo lunghi :-)

19:40

 
Anonymous Anonimo said...

A me danno tutti del pirla perchè c'ho la crisi di mezz'età a 25 anni...

20:47

 

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