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domenica, maggio 27, 2007

What do we do, now?

Uh, quanto ce ne ho messo.

Ecco cosa: bisogna far differenza tra troie e puttane.
Riscriviamo il vocabolario, che se le une sono una delle tante piaghe del mondo le altre sono assolutamente degne di ogni rispetto.

Premetto: per troie e puttane, è risaputo, ci voglion magnaccia.
Gente brutta, sporca e catif: mica babbacchioni.
Che un magnaccia sa esattamente quanto una troia vale. Non se la mena a pigliarla a schiaffoni, all'occaso. Del resto una troia si merita gli schiaffoni. Chè, come le cagne, non capisce altro verbo.

Ma tornando a bomba: le troie son quelle che mentre ti dicono qualcosa che sanno ferirti ti dicono anche che sanno che non te la dovrebbero dire. Quelle che ti fanno le peggio azioni meschine (tipo fottersi il tuo migliore amico, che evidentemente è ancora più abbietto e repellente delle troie in questione) a sgamo e, una volta che i nodi arrivano al pettine, piangono dicendoti che sono "cattive", "confuse" e "proprio a te che non te lo meritavi". Minchiatine così. Patetiche. Quasi quanto i coglioni che se le bevono, le minchiatine. Per dire. Patetici minchioni che pensano di trasformare ruote in quadrati.

Giàggià: coglionazzi.

Le troie non frequentano le strade ma gli uffici, i pub, le disco e ovunque abbondino i gonzi con scarso sale in zucca. Questo perchè si nutrono esclusivamente d'innumerevoli capricci e, non valendo nulla, necessitano del babbo che li soddisfi. Tutti. A uno a uno. In più raccontano a questi mediocri esemplari maschili (e a loro stesse) profonde puttanate nomandole "tormenti". Perchè a chiamar le cose con il proprio nome son poco avvezze e necessitano dorate e romantiche fantasie per evitare di riconoscere nel loro agire l'unico impulso veritiero a rigor di logica: il prurito della vagina. Ed è proprio lei, la vagina, l'unica merce di scambio che detengono. Ma attenzione: pur essendo quest'organo così vitale per la loro sopravvivenza, non è assolutamente detto che lo sappiano usare con maestria. Che spesso non son buone nemmeno per scopare. Per quanto incredibile a dirsi. Ma d'altronde, per patetiche caricature di uomini, una chiavata arrangiona con una patetica caricatura di donna è già molto di più di ciò che le seghe davanti a un monitor offrano.

Cioè, molto di più del pane quotidiano.

Le puttane di per contro sono povere criste dall'alta consapevolezza della natura umana. Stanno per strada perchè sanno che la gente è laida e va a mignotte, pagano per la protezione perchè sanno che la gente è sciacalla, riservano al vecchio bavoso e al figlio di papà in libera uscita lo stesso trattamento. Che tanto i soldi son gli stessi da qualsiasi parte provengano. Ma a parità d'intento, va riconosciuta una maggiore onestà a quest'ultime. Un minor potere di deflagrazione e destabilizzazione.

Forse perchè non sono "cattive".
O forse perchè non sono "confuse".
O soprattutto perchè se sei lì, sanno che anche tu "te lo meritavi".

E ora, un nuovo giochino: andiamo tutti a fare in culo!
All togheter! Inzieme! One more time!
Evvivaaaaa!
Siiiiiii!
Yuppieeeeeeeeeeee!


...


YUPPIEEEEEEEEEEEE!

17 Comments:

Blogger il blebo said...

beccato ti ho mentre postavi!
acuta disserzione.
spero che non ostante la vis polemica tu, illustre sconosciuto, stia bene.

20:10

 
Blogger Musashimaru said...

Patetico, repellente, abbietto, coglionazzo. A parte questo tutto bene, grazie.

YUPPIEEEEEEEEEEEEEE!!!!!

20:17

 
Blogger p.s.v. said...

andiamo a fare in culo, si

20:24

 
Anonymous Anonimo said...

Concordo & applaudo.
E integro.
C'è uno sport poco conosciuto, eppure divertentissimo. Per praticarlo è necessario aver abbondantemente superato i trenta (con l'ovvio bagaglio di cinismo, esperienza, disillusione e distacco annesso), ed essere maschi. Ossia la salutare pratica detta "disintegra la troia". Psicologicamente. E' semplice: la riconosci, la assecondi, ti fingi patetica caricatura di uomo, e la conduci - con facilità, sapendo esattamente cosa la smuove - esattamente al punto in cui vuole arrivare lei. Facendole credere di avere il controllo. Poi, appena prima che faccia la sua stronza e scontata finta di corpo, per andarti via palla al piede e farti rimanere di merda, la anticipi. Entri secco, deciso, alla Pasquale Bruno dei bei tempi, prendendo pallone, gamba, tutto. E le fai male.
Giustificandoti poi con l'arbitro che vuole espellerti (di solito è una delle sue amichette del cazzo, quelle protettive e cinguettanti che le vogliono tanto bene), a mani alzate e faccia innocente, dicendo che non ti eri accorto che il tuo intervento era pericoloso, tu cercavi la palla, ti dispiace che si sia infortunata, e speri che possa ritornare a giocare presto. Mentre lei esce in barella, puoi anche dirle che sei confuso, ti senti cattivo e che non se lo meritava. Ma sono cose che capitano, d'altronde.

09:56

 
Anonymous Anonimo said...

Il fatto è che la troia rovina anche me. Me e tutte quelle come me. Che poi ci tocca innamorarci di uomini che hanno subìto le sue arti (del cazzo) e magari starci pure male.
No.
Eliminazione fisica.

Che poi, fossero così semplici le suddivisioni! Poter riconoscere a pelle, ah...

10:23

 
Anonymous Anonimo said...

sante parole!!!
il mondo ne è pieno purtroppo. e hissà a quale trauma infantile si deve il fatto che cerchino di compensare le loro insicurezze mettendola nel culo alle persone che le vogliono bene, che poverette con gli occhi fasciati del migklior salame si accorgono dic he pasta sono quando ormai è tutto dentro.

10:45

 
Anonymous Anonimo said...

Ma ma... Non è che il Fuser si è fatto la tua nuova donna? O_O

Comunque hai ragione, queste troie stanno sul cazzo pure a me.
Che poi quello dovrebbe essere il loro posto...

10:58

 
Anonymous Anonimo said...

Mai avuto bisogno di fingermi patetica caricatura d'uomo ;-)
Come dire, mi viene naturale...
Che poi, volendo, si potrebbero fare discorsi tranchant e cinici assai più di questo, ma già piove e ne ho le palle piene, passare la giornata a infrangere le poche illusioni che ancora volontariamente si coltivano sarebbe eccessivo. E non fa bene al pancreas.
Ah sì, l'album solista di Cornell è esattamente come te lo potresti immaginare (sigh!)

12:05

 
Anonymous Anonimo said...

Dalla descrizione che fai, io fui vittima di una troia.
Che però era un uomo.
Stesso iter. Stesse frasi.
Cercando di dare anche un po' di colpa a me ("Te l'avevo detto che sono uno stronzo. Ci sto male, cosa credi. Ma se tu vai con una testa di cazzo come me è anche un po' colpa tua")
L'unica soddisfazione è che la tipa in questione gliel'ha poi messa sonoramente nel culo.
Secondo il modus operandi della troia di cui sopra, e nemmeno gliel'ha dato. Che però forse sarebbe più corretto definirla "gattamorta", non so.

In tutto ciò io ho ancora addosso un'amarezza che non vi dico. Verso gli uomini e verso le donne. E verso di me, che mi sento la più cretina di tutti.

12:39

 
Blogger Musashimaru said...

77: mister, io lo sapevo che dovevo usare il metodo Brambati. In fondo al cuore, l'ho sempre saputo. Ben mi sta.

Ossi: non dovresti mai innamorarti di un coglionazzo. Ce li hai presente, no? E' una spirale infinita: non se ne uscirà mai.

Minnie: ma tutti prima o poi si ritrovano a vestire entrambi i panni. O almeno: io sono stato sia troia che coglionazzo. Persino magnaccia. Diventare meno mediocri, evidentemente, è un processo lungo e doloroso.

Sean: acqua. Il ruolo di Fuser si è limitato all'illuminarmi su ruote e quadrati. Saggezza pugliese.

Bez: è un discorso transgender. E interracial. E golden showerico. Siamo una vera e propria legione di mitomani, disperati, squilibrati, chiusi, viziati e capricciosi. Il 30% della popolazione adulta mondiale nei paesi occidentalizzati fa o ha fatto uso di psicofarmaci. Limitandosi ai centri urbani la statistica sale ancora. Non mi ricordo dove l'ho letto e non ho voglia di ricercare la fonte, ma a percezione non dubito che sia così. Nulla di grave, comunque: o passa o ci si estingue. Finalmente?

17:23

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao, sono una Troia da pub.
Sono una gran gnocca, e a portarmi a spasso ci fai la tua porca figura.
In più sono low cost.. bastano due coccole, un par de birrette a settimana e una bella fiorentina alla griglia (anche della esselunga); aggiuncici che mi porti a qualche bel concerto e sono tua con tutti i crismi.
Ah, non ho malattie veneree; pratico sesso sicuro; e piango su richiesta con soddisfacente credibilità.. per farti sentire meno scemo.
Sono fantasiosa, e posso agevolmente sostenere ogni genere di conversazione, anche a sfondo filosofico, politico e sociale.
Che vuoi che sia se poi, in questo difficile e precario mondo, capita che una sera do' un po' di conforto anche al tuo migliore amico...
Ti garba il mio numero?
irene

18:15

 
Blogger Musashimaru said...

La Medica: adesso capisco se ti devo applaudire per tre settimane o venirti a cercare con un fucile caricato a sale.
In ogni caso, era tutto bellissimo fino al "pratico il sesso sicuro".
Io no, grazie: sto cercando di smettere.

(Conforta, conforta pure: qui c'è la fila. Mica solo io e il mio amico: mucchi e mucchi di patetici sfigati, un vero Eden.)

18:32

 
Anonymous Anonimo said...

Bè, Musacchio.
Non ho pregiudizi e sono flessibile, come la vita oggigiorno impone. Posso anche non praticarlo affatto, il sesso.
Contento te.
A me basta la musica.
...
..
Com'è che si chiamava il tuo amico, Fusi..Fuso..Fuser?
...

I.rene. La Medicina che ti cura

19:08

 
Blogger Musashimaru said...

H.ai fraintes.o

P.ratico i.l sess.o sol.O sE Ci sI tiE.Ne En.tRAmBI a F.OttErsI e Dic.o NO aI pez.zI di PlaS.tiCA s.ullA F.aVA

FusE.R s.Arà FeL.Ice di sAPErl.o, anC.He se n.oN eRA L.uI l'AMiC.O cHE Int.ENDeVo

Pe.R la Musi.ca No P.RobLem

21:25

 
Anonymous Anonimo said...

A me le spirali piacciono.
Non facciamo confusione per cortesia, ché poi va a finire che si mischiano i coglionazzi con le delizie.

Mi sto seguendo?

23:27

 
Anonymous Anonimo said...

Hey, si scherzava vhè...
...
I.L.M.

09:29

 
Blogger Musashimaru said...

Ossi: ti segui forte e a Chiasso. E comunque, alcuni coglionazzi sono in effetti deliziosi. Solo alcuni, però: gli altri coglionazzi e basta.

11:08

 

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