New year, Briatore and everything after.
Al risveglio, il tempo mi sembra sempre un po' meno lineare.
Come se le lancette andassero a casaccio.
Ballandomi sul cervelletto.
Fuori fa sempre un po' freddo.
E anche dentro non è che ci si abbronzi.
Quando devo fare una cosa che rimando per un po', la cosa diventa sempre più pesa.
Dico la faccio e poi non la faccio, dico domani e poi è dopo.
Dico con te e poi la faccio da solo.
Volevo scrivere per Natale e per Natale non ho scritto.
Volevo scrivere per Capodanno e per Capodanno non ho scritto.
Volevo scrivervi qualcosa e invece scrivo.
Con questo irrisolto bisogno di agosto, su questo stupido pinnacolo equidistante da Roma, Orlando - Florida e Bodrum - Turchia.
Risulta anche una condizione buffa, se hai abbastanza sense of humour.
Forse solo un po' stretta.
Come quella zona tangenziale dello sguardo dei timidi: l'angolino dedicato alle persone che guardi senza voler essere visto.
Stando lì, puoi essere anche l'inferno o il paradiso di qualcuno: non ci sarà differenza alcuna. Spesso manco te ne accorgerai.
In questo limbo perimetrale tanto simile al nulla, avere buoni propositi per il nuovo anno è considerato vieppiù superfluo: questo in virtù di alcuni brevi ma significativi stati di grazia dove il cosmo ti appare perfettamente ordinato e il tuo pensiero diventa estremamente lucido.
Converrete che questi stagionali raptus di pianificazione spirituale destinati all’oblio in 30 secondi non aggiungono molto né a chi li partorisce né a chi sono indirizzati. In effetti, risultano un po’ la sublimazione intellettuale di una buona azione, che è come farsi una sega pensando di scopare Naomi Campbell: è piacevole pensare certe cose, ma Naomi non te la sei mica fatta sul serio.
E perdona lo scetticismo, ma dubito che te la farai mai.
Perché il nostro cosmo È ordinato, ma secondo criteri tutti suoi. Stando a quell’ordine, tu ti farai seghe pensando a qualcuna che Briatore si è scopato veramente. Questa evidenza mi risulta estremamente fastidiosa, perciò evito di architettarmi mentalmente splendide iniziative che poi puntualmente non faccio: non vorrei mai che Briatore si mettesse in testa di farle al posto mio.
Voglio dire: vi immaginate che smacco?
Per quanto riguarda gli auguri, invece, non vi è alcun impedimento logico: senonchè farli il 4 probabilmente mi qualifica come un pazzo squinternato.
Correrò il rischio: meglio pazzo che Briatore.
Buon anno a tutti.
E tanti auguri.
6 Comments:
e che sia un anno terribile per gli stronzi.
ciao musà.
pista
14:32
Cazzo, adesso non posso più farmi le seghe pensando a Naomi Campbell. Che poi per associazione d'idee mi viene in mente Briatore e mi si rattrappisce... :P
20:24
Sottoscrivo il commento di simone...
21:01
Si si conveniamo...
io il mio buono proposito lo metto in pratica, così diventa una buona azione e chissà mai che quando morrò andrò in paradiso.
Amen.
BUON ANNO MUSASHI!
Silvy
22:05
posso ricambiare?
ma anche sì.
00:05
io quest'anno mi sono resa immune da ogni buon proposito
cominciando subito a fare cazzate
perchè chi ben comincia è a metà dell'opera
ma chi comincia male può far di peggio
buon anno musashi
14:44
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