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giovedì, gennaio 04, 2007

New year, Briatore and everything after.

Al risveglio, il tempo mi sembra sempre un po' meno lineare.
Come se le lancette andassero a casaccio.
Ballandomi sul cervelletto.

Fuori fa sempre un po' freddo.
E anche dentro non è che ci si abbronzi.

Quando devo fare una cosa che rimando per un po', la cosa diventa sempre più pesa.
Dico la faccio e poi non la faccio, dico domani e poi è dopo.
Dico con te e poi la faccio da solo.

Volevo scrivere per Natale e per Natale non ho scritto.
Volevo scrivere per Capodanno e per Capodanno non ho scritto.
Volevo scrivervi qualcosa e invece scrivo.

Con questo irrisolto bisogno di agosto, su questo stupido pinnacolo equidistante da Roma, Orlando - Florida e Bodrum - Turchia.

Risulta anche una condizione buffa, se hai abbastanza sense of humour.
Forse solo un po' stretta.
Come quella zona tangenziale dello sguardo dei timidi: l'angolino dedicato alle persone che guardi senza voler essere visto.
Stando lì, puoi essere anche l'inferno o il paradiso di qualcuno: non ci sarà differenza alcuna. Spesso manco te ne accorgerai.

In questo limbo perimetrale tanto simile al nulla, avere buoni propositi per il nuovo anno è considerato vieppiù superfluo: questo in virtù di alcuni brevi ma significativi stati di grazia dove il cosmo ti appare perfettamente ordinato e il tuo pensiero diventa estremamente lucido.

Converrete che questi stagionali raptus di pianificazione spirituale destinati all’oblio in 30 secondi non aggiungono molto né a chi li partorisce né a chi sono indirizzati. In effetti, risultano un po’ la sublimazione intellettuale di una buona azione, che è come farsi una sega pensando di scopare Naomi Campbell: è piacevole pensare certe cose, ma Naomi non te la sei mica fatta sul serio.
E perdona lo scetticismo, ma dubito che te la farai mai.

Perché il nostro cosmo È ordinato, ma secondo criteri tutti suoi. Stando a quell’ordine, tu ti farai seghe pensando a qualcuna che Briatore si è scopato veramente. Questa evidenza mi risulta estremamente fastidiosa, perciò evito di architettarmi mentalmente splendide iniziative che poi puntualmente non faccio: non vorrei mai che Briatore si mettesse in testa di farle al posto mio.

Voglio dire: vi immaginate che smacco?

Per quanto riguarda gli auguri, invece, non vi è alcun impedimento logico: senonchè farli il 4 probabilmente mi qualifica come un pazzo squinternato.
Correrò il rischio: meglio pazzo che Briatore.

Buon anno a tutti.
E tanti auguri.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

e che sia un anno terribile per gli stronzi.
ciao musà.
pista

14:32

 
Anonymous Anonimo said...

Cazzo, adesso non posso più farmi le seghe pensando a Naomi Campbell. Che poi per associazione d'idee mi viene in mente Briatore e mi si rattrappisce... :P

20:24

 
Anonymous Anonimo said...

Sottoscrivo il commento di simone...

21:01

 
Anonymous Anonimo said...

Si si conveniamo...
io il mio buono proposito lo metto in pratica, così diventa una buona azione e chissà mai che quando morrò andrò in paradiso.
Amen.
BUON ANNO MUSASHI!

Silvy

22:05

 
Anonymous Anonimo said...

posso ricambiare?

ma anche sì.

00:05

 
Anonymous Anonimo said...

io quest'anno mi sono resa immune da ogni buon proposito
cominciando subito a fare cazzate
perchè chi ben comincia è a metà dell'opera
ma chi comincia male può far di peggio
buon anno musashi

14:44

 

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