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lunedì, novembre 20, 2006

The cable.

Tante piccole cose a cui non avevo mai prestato attenzione.

Cose come il progressivo solidificarsi di quel magma emotivo che da sempre mi porto nella bocca dello stomaco. Ero così abituato a percepirlo liquido da non pormi nemmeno la questione se potesse solidificarsi o meno.

Cose come l’evaporazione a livello cutaneo del terrore atavico che il mondo mi provocava e, a volte, ammetto, mi provoca tuttora. L’ho sudato via. Senza pensarci, senza capire: e pensare che mi ci sono impegnato così tanto a combatterlo. Bastava chiedere al mio derma.

Cose come il cessate il fuoco dei paragoni con i miei fratelli maggiori, con i miei idoli e ideali; cose come riconoscere come ectoplasmi le aspettative di chissàchi, che vorrebbe io fossi chissàcosa.

Cose come non consultare più le enciclopedie comportamentali, quelle della correttezza, quelle della lealtà a se stessi, a una patria, a un amico prima di prendere ogni decisione. Semplicemente decidere, demandando a dopo le considerazioni. Dopotutto si tratta solo di dire la mia, su di me.
Almeno in quello, dovrei essere l’Esperto.

La vocina nel cervello c’è sempre, invece. Purtroppo. Ha sempre il solito tono saccente e stridulo che prendo in prestito quando sono spaventato, ma, in definitiva, tra quelle piccole cose c’è anche ascoltarla senza lasciarsi incalzare o maltrattare troppo. Sorridendo a lei e non più a se stessi.

Essere stanchi dell’Ostile, dello Stupido, del Ribelle che si cela bamboccioso e non-invitato in qualche meandro della coscienza. E sapere che con o senza il Suo appoggio, fai quello che ti senti in dovere di fare. Che ti piace fare. Che fai.

Sono tutte queste cose, che stancamente osservo e vivo, che mi portano a pensare che lentamente, impercettibilmente, in accordo alle tanto odiate leggi che governano la razza umana e la sua buffa società, io cresco.

Ciònonostante, sorprendentemente, piango ancora per i violini.
Senza per questo farmi pietà.
Nella foto: monsignor Buonarroti, mi consenta.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

eh già...
Come si cambia... per non morire...

benvenuto nel mondo.
LuciAnonima.

23:39

 
Blogger Johnny Durelli said...

Il "paragrafo" sulle enciclopedie comportamentali è superbo...

01:08

 
Blogger Musashimaru said...

Lucia: grazie. Va detto che dopo 7 minuti dal mio ingresso nel mondo, il mondo mi andava già stretto. I'm hopeless.

JD: il piacere è tutto mio, Luzzato ;)

10:41

 

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