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sabato, novembre 18, 2006

Ordem e progresso.

Ciò che mi affascina del disordine è che non è mai troppo da non poter essere cancellato completamente. La scopa passa caparbia ma rilassata, senza false motivazioni. Ha ben chiaro il meccanismo: un manico, una paletta, la pazienza. E in terra non rimarrà nemmeno un granello di polvere, ci fossero anche i cadaveri.

Ciò che mi affascina del disordine è che intendendolo come un sistema dinamico, ha solo connotazioni positive. È un sistema estremamente semplice: ogni volta che lo desideri puoi intervenirvi per riportarlo all'ordine, che è cosa buona e giusta, ed è proprio da questo che trae valenza positiva.
Un comodo, gestibile, tranquillo deposito di fiducia da cui attingere quando l'autostima va a picco.

"Guarda come sono bravo: c'era la merda e ora tutto brilla".

L'ordine sta agli antipodi.
L'ordine è un sistema asettico, perfettamente logico: tutto è dove te lo aspetteresti. Ad ogni azione compiuta in un sistema ordinato deve corrispondere una reazione perfettamente bilanciata per mantenere l'equilibrio. L'ordine è un composto instabile, perennamente a rischio. Bello ma effimero, pronto per sua natura ad esploderti nel culo proprio sul più bello.

La cosa non accade a caso.

L'ordine non è tuo, non ti appartiene. Non ce l'hai nelle corde, non è nel tuo bagaglio, ti manca nel DNA: con dolore genererai figli, e quei figli non saranno puliti quando usciranno dal tuo grembo. Saranno sporchi di sangue, cazzo, e liquido amniotico. E ti faranno casino in casa. Difficilmente aiutandoti a rimetterla a posto.
Forse che non li amerai per questo?
Forse che abbandonerai tu uomo la donna che ami e tu donna la tua progenie per questo? O, ancora peggio, vi vedrò al telegiornale come i coniugi Franzoni?

Io spero che non sia così.

Non asservitevi all'ordine, non ve ne fidate: ammettete a voi stessi prima che agli altri che andate a cazzo e i vostri rari momenti di gioia dipendono proprio da questo. Se siete religiosi prostratevi per questo, mortificatevi: direte che l'ordine è divino e questo vi basterà ad esserne esentati, ma fatelo.

La vostra vita è caos, il vostro ambiente è caos, il vostro cuore, il vostro cervello, il vostro stomaco sono caotici: Q-U-E-S-T-O è l'ordine delle cose.
A pensarci bene: non è divertente?

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

credo che alla fine si impari -più o meno semplicemente- a conviverci.

ma il modo in cui l'hai descritto è, come al solito, genialeh.

15:17

 
Anonymous Anonimo said...

In effetti si dice che chi si prodiga per un ordine eccessivo delle cose sia disordinato e fragile mentalmente e che chi vive nel caos dentro di sè abbia più equilibrio e serenità. NIKKA

16:23

 
Anonymous Anonimo said...

essì che ancora non sei stato a casa nostra...
piaciuto il pezzo, e anche tu

23:22

 
Anonymous Anonimo said...

pura e semplice verità...chissà perchè però ho sempre intesta la vocina di mia madre che dice metti a posto!

02:37

 
Anonymous Anonimo said...

Divertente? Minchia se lo è!
E col cazzo che mi metto a fare ordine! Io non ci provo nemmeno più.

21:16

 
Blogger Musashimaru said...

Fata: la ringrazio, creatura dei boschi. Mi perdoni, ma lei mi aveva contattato domenica? Ho fatto casino col telefono...

Mirror: stando alle premesse dovrei essere sereno ed equilibrato. Non so mica se crederci, sai?

Puè: per forza, non mi ci invitate! Al limite, forzerò la serratura.

Moon: mia madre ha coraggiosamente insistito fino ai 25 anni di età. Poi ha messo in quarantena la mia stanza. Ora vivo da solo: immagina il casino.

Simo: vedi che dovremmo fondare una rock band? Prendiamo le stesse decisioni! =)

10:36

 
Anonymous Anonimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

08:55

 

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