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giovedì, ottobre 12, 2006

Ottimi motivi per scalare marcia.


Ti rendi conto di quanto valga il tuo tempo.

Poi magari è una nozione che prendi e lasci lì come tutte le altre, tant'è che però ormai lo sai.

L'avverti in un pigro martedì pomeriggio, quando il tuo punta e clicca su indirizzi internet inizia ad avere un non so che di compulsivo, giureresti quasi morboso.

Lo senti mentre maneggi la lametta in contropelo, per tagliare qualcosa che non vedi nemmeno più, in nome di una buffa convenzione sociale.

Ti è chiaro quando festeggi il 300esimo ingresso da solo nel letto consecutivo: proprio tu che ti sei sempre sentito un guerriero dell'hammore, proprio tu che stanotte sai già che festeggerai anche il 300esimo attacco di panico consecutivo. E sospetti fortemente che tra le due ricorrenze sussista un mica tanto oscuro legame.

E allora vuoi salire di giri.

Corri come uno stordito, come Forrest Gump: senza apparente destinazione, senza criterio, senza lo straccio di un progetto a lungo termine.

Corri come solo un milanese sa correre: corri anche camminando.
Saresti persino propenso a farti infilare un propulsore nel culo, pur di alzare il tuo ritmo di 2/3 km/h.

Voglio questo, più questo, poi questo e questo: I want it all, I want it now.

E mentre ti affanni per sfondare la barriera del suono, le tue opinioni diventano sentenze, poichè in tale forma necessitano di meno tempo per essere enunciate e discusse, e maledici le curve: ree di ostacolare il tuo opinabile diritto di avanzare per la via più breve, la linea retta, dal punto A al punto B.
E stracolpevoli di farti staccare un microsecondo il piede dall'accelleratore, per timore della tua incolumità.

E in men che non si dica sei più imbecille di prima.
Meno innocente.
Più aggressivo, verso te e verso gli altri.
Con la differenza che tu te la sei cercata perchè ti sei fatto prendere dalla fotta, mentre gli altri magari passavano solo lì per caso.

E lo scopri proprio per quel cassiere lì del bar dietro il tuo ufficio.

Quello che sei sicuro abbia tatuata la rosa camuna sul petto, che secondo te ti guarda male ogni mattina per i tatuaggi, il piercing, i capelli scarruffati, i jeans e la magliettina in un mondo di giacca-cravattati.
Quello che, insomma, hai stabilito di tua sponte, vero come l'oro, attui il metodo Borghezio per approcciare la vita. E che odi con tutte le tue forze, come del resto fai con tutti i leghisti.

Fino a che lo vedi accogliere l'omino delle brioches, cingalese, come se fosse suo fratello: sorrisi, pacche sulle spalle e cappuccino-brioches in omaggio.

E tu lì, con il piede affondato sul pedale sbagliato, con questa vaga sensazione di essere una testa di cazzo che piano piano si radicalizza, fino a tramutarsi in qualcosa di più che un sospetto, ancorchè poco meno di una certezza.
E per non cascarci più, almeno fino alla prossima volta, decidi che è il caso di mettere il tutto nero su bianco.

Nella malriposta speranza che un giorno, l'averlo fatto, ti potrebbe servire a qualcosa.

8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

tribudiatore, queste sono parole sante. qui c'è chi è rimasto solo per davvero. Avrò mai capito un cazzo?

11:36

 
Blogger Musashimaru said...

Mah, allora ho un piccolo vantaggio: mi mando a fare in culo quasi sempre in real time.

Tripudiatore, mi piacerebbe poter negare che il mio non trombare centri: purtroppo centra. Ma ipotizzare che tutto si riduca a quello è decisamente troppo semplicistico.

Anche perchè si può trombare e poi andare a letto da soli uguale, se la persona che ti sta di fronte ha per te la stessa valenza di un buco con una ragazza intorno.

Sono guerriero di hammore, non di sesso: e anche se uno passa necessariamente per l'altro (a tua discrezione quale dei due è subordinato), per me sono questioni distinte.

Quella è una battaglia che lascio combattere ad altri: la trovo meno stimolante o comunque meno degna di compromesso. O ancora, molto poco understatement per l'occasione, ho già dato.

12:15

 
Anonymous Anonimo said...

Non critichiamo eccessivamente il pregiudizio, è quello che ci fa uscire dal 20% di coloro che non sa/non risponde ;-)
Comuqnue mi ci ritrovo assai in questa descrizione. Maledisiùn...

14:22

 
Blogger Musashimaru said...

Guarda, non faccio mistero con nessuno di essere un tantinello menoso e nevrolitico. Anche dopo il sesso. E persino quando ero felicemente "in love".
Come dici giustamente tu: diversità di reazioni.

"Non vedere nelle mie parole quello che in realtà non c'è, anche perchè tu fai parte del 99% della popolazione maschile"

Scusa, non l'ho capita.
Spero per il 99% della popolazione maschile di non farne parte, anyway. Sai cheppalle una così alta percentuale di uomini che borbottano come pentole a pressione? Non se ne uscirebbe più.

"la differenza sta solo nel fatto che si ammette la voglia di trombare ma quasi mai la voglia di amare."

Oh beh, sai: qui capita abbastanza spesso di trovarsi in controtendenza.

17:58

 
Anonymous Anonimo said...

Complicato e particolarmente crudele...povero piccione!
P.S.
Tripudiatore, la tua mi pare una visione vagamente ottocentesca, però...

18:15

 
Anonymous Anonimo said...

Per capire la differenza tra amore e trombare, vi rimetto la frase vagamente (ma solo vagamente eh?) toscanicentrica che il mì nonno diceva alla mì nonna quando la mì nonna 'un sentiva. In pratica infatti ce la diceva a noi piccoli che non capivamo e al suo amico alcolizzato Nanni che non l'ho mai visto un giorno passeggiare sul corso senza la sua tuta blu e le sue Superga bianche e il suo cappellino da pescatore.
Il mì nonno diceva, anzi no, il mì nonno soleva dire:
"Il cuore ad una, l'abbacchio a tutte".
Popular wisedom.

01:48

 
Anonymous Anonimo said...

consolati Sashi. Sei normale.

(Fanno 5 cent. the doctor is IN)

Lucy Van Pelt
(smommosamente tua).

10:11

 
Anonymous Anonimo said...

La ringrazio per Blog intiresny

01:35

 

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