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lunedì, agosto 28, 2006

Bella Zio.


I supergiovani di oggi appellano tutti usando questa bizzarra espressione.

I supergiovani, preciso, sono quelli un bel po' sotto i 30: mi riservo ancora il diritto di essere io, il giovane non super.
Anche se il culo non mi prende congedo dai jeans e non porto la mutanda CK o DG in bella vista.

Me ne fotto: sono giovane lo stesso, io.

Giovane e zio.
Anzi: zio a manetta, visto che i miei 2 fecondissimi fratelli continuano ad ingravidare le loro signore ad un ritmo che nemmeno Rocco Siffredi.

Maia, l'ultima arrivata, è nata il 25 agosto.
Questa simpatica sgorbietta di 3kg e 300g al momento della partenza, rappresenta il primo esemplare ufficiale di signorina che porta il cognome di famiglia.

Mia madre, dopo aver generato 3 fratelli ed aver osservato il suo primogenito piazzarne sapido altri 2, aveva perso ogni speranza.
Invece il buffo machismo procreativo della nostra linea genetica si è interrotto qui, su 'sto fagottino.

Mio fratello, che mi insulta da una vita per i miei trascorsi semi-malavitosi, aveva una faccia simile a quella che sfoderavo io dopo un trip ai miei tempi: vagamente plastificata.
La Palma per il sorriso più bello va (come sempre) alla sua lady Paola: la donna che non rinuncia a sorridere nemmeno mentre dorme.

Per me ha dei connotati quasi divini: in uno scenario post-apocalittico costituito da bestemmie e grida strazianti delle altre partorienti, lei si fa seria seria per la prima volta da che la conosco e inizia il travaglio.
In dieci minuti netti svolge il compito senza emettere un fiato, sorridendo poi 3 volte tanto, con il trofeo della sua fatica placidamente addormentata al fianco.
Se non volessi così bene al mio fradei proverei a soffiargliela.

Tutto molto bello e poetico, insomma, anche se il colpo di classe definitivo lo porta mio padre quando irrompe sulla scena.
Barba di almeno 5 giorni, metà della faccia ancora in preda alla paresi, pantalone Kaki macchiato di sugo e occhiali alla Marion Cobretti: la parola "sciatteria" con lui assume sfumature epiche.

Niente da fare: maschi o no sembriamo sempre la famiglia di Cinico TV.
Nella foto: femminuccia della vergine. Sono cazzi, fratè!