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venerdì, giugno 23, 2006

Piccole miserie quotidiane (vorrei essere il Gundam).

Perchè di carne e ossa?

Una sequoia, per esempio, non ha certi problemi.
Ha ben chiaro il suo ruolo, lei, non deve mica snaturarsi per vivere.
Se ne sta lì, con i suoi rami al vento e le radici che ciucciano pioggia.
E se opera la fotosintesi, sarei pronto a scommetterci, è solo perchè la sua natura glielo impone.
Non se la mena neanche se nessuno la chiama.
Non deve riordinare la stanza; non ha pulsioni freudiane, erezioni fuoriluogo, crisi esistenziali, day after da sbornia.

Non fa un cazzo di niente: sta lì e vive.

Anche Kenshiro: non sanguina mica per davvero.
Una serie di linee fatte col pennino, null'altro.

Lui, addirittura, non ha coscienza di sè.

Lo si capisce dal fatto che continua a stare dietro a Julia nonostante tutto.
Perchè quello, lapalissianamente, non può che essere il capriccio di un autore.
Se fosse libero di muoversi per cazzi suoi, il buon Ken, uscirebbe subito da quelle pagine per infilarsi nel letto di Lamù.

Basta con scenari post-atomici e omoni di tre metri e mezzo da far esplodere; basta con stupide ripicche tra Nanto e Okuto, con le trasnigrazioni attraverso Satoru, con i fratelli rosiconi.

"Giunge il regno dell'amore - direbbe - volemose bbene".

Ma ahimè, anche lui ha un cazzo di datore di lavoro sadico che ne limita il libero arbitrio. Solo che non lo sa.

Quindi, per superare le difficoltà, io vorrei essere una macchina.
Ma non una Volvo o una Ferrari.
Piuttosto uno di quei robottoni nipponici grossi come una casa, che hanno l'onore del titolo del cartone ma sotto sotto non fanno un cazzo.
O almeno, non fanno un cazzo in confronto a quelli che lo guidano.

Aran Banjo è stato plasmato, fulminato, grande tifonato migliaia di volte, eppure io non guardavo "Le avventure di Aran Banjo", guardavo il "Daitarn 3".

I vantaggi sarebbero infiniti e sotto gli occhi di tutti, non ultimo quello che sarebbe impossibile sentirsi dei perfetti imbecilli a causa di un rifiuto.
O, peggio ancora, indifesi.
Perchè sfido chiunque a sentirsi indifeso con i raggi gamma a disposizione, e un cannone fotonico grosso come minimo una decata di metri.

Datemi un telecomando, che voglio cambiare canale.
Click.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

...minchia quanto devi soffrire, te...stai male, stai molto male. :-)

22:38

 
Anonymous Anonimo said...

io non ho ben capito cosa sia il gundam, forse una specie di Porsche con il guidatore più sviluppato, boh... però sto qui a succhiarmi del fantastico patè di tonno direttamente dal tubetto, e mi sento un po' sequoia.
'Notte
- latuaPuè -

01:52

 
Anonymous Anonimo said...

guarda che il mercato nero dei raggi gamma c'è.
sicuro.
controlla bene.

19:55

 
Anonymous Anonimo said...

Già, un bel cannone fotonico e il rifiuto si trasforma in vendetta.
Ma nella nostra realtà ci rimane solo il cannone.
E io me lo sogno di avere il culo di Lamù...

13:59

 
Blogger Musashimaru said...

@Ardez - eh, cumpà, malatiempore.

@Malapuè - mia divina, sai che il tuo verbo m'infiamma il core. Però, non conoscere il Gundam...

@Menzogna - uhm, visto il nome non so se crederti.

@Madama - ma anche senza vendetta, tanto che cambia? A me il cannone fotonico mi piacerebbe tanto per dire a tutti: 'oh, ma sai cosa c'ho a casa?!' e tirarmela.
O tirarmelo, e vedere se fa.

15:15

 

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