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martedì, gennaio 29, 2008

Endlich.

Alla fine, quelli che mi stanno di fronte son più furbi di me.
Proprio perchè capiscono meno.
O almeno così mi vo raccontando.

Fa eccezione il bilioso coglionazzo.
A lui invidio una straordinaria capacità di ratiocinio.
Ma sul piano pratico se la vive davvero male.

Davvero, davvero male.

Dal canto mio, rifiuto di credere alla paura.
E ai vicoli ciechi generazionali.
Tutto può essere una prospettiva.
E di "tutto", oggi, ce ne sta parecchio.

Gli altri son squali?
Gli altri son stronzi?
Tutto è strutturato per far sì che non cambi mai un cazzo?

A. Non mi stai dicendo nulla di nuovo.
B. Tu di tuo quanto stai pagando?

Le conventicole di destra e sinistra, che pena.
La frase roboante del politico, detta guardando in camera.
I politici sono lo specchio di ciò che c'è in giro.
Di te. Delle tue bestemmie fini a se stesse.
Della tua impossibilità al dialogo.

Tanto valeva che ti fossi fermato ai 14 anni.

La verità è che tu respiri ancora.
E vuoi perchè senti che ti è dovuto.
Senza aver dimostrato nulla.
Senza nemmeno esserti sporcato le mani.

Se desideri qualcosa DEVI diventare carne morta.
Oppure sei un buffone del cazzo.
Uno dei tantissimi in giro.

Tu non stai desiderando: tu fai la parodia al desiderio.
La spettacolarizzazione da TG con musica in sottofondo.
Non crederti superiore a Fede solo perchè ragioni.

Non lo sei.
Sei volgare tanto quanto.





Parigi è un sogno molto reale, mi ha detto una persona cara.
Dalla definizione, mi pare il posto ideale.
Quasi quasi...