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martedì, settembre 25, 2007

Vortex Surfer.

Terra, finalmente.

Da quando il vascello a forma di scranno ha ritrovato il suolo, sono in preda a contradditori moti d’animo. Dalla mongolfiera vedevo tutto piccolo e distante e la nostalgia era l’unica compagna. Che di posto per altro non ce n’era.

Qui invece gli spazi sono immensi e affollati.

Frequentandoli, fatico a non assumerne le dinamiche. I ritmi, le pose.
Le possibilità sono così tante che non stanno nella testa: combinate con una capacità critica minimalista pari a quella che sfoggio, risultano d’impossibile gestione.

Non levitavo per condanna, piuttosto per inclinazione.
O per mancanza d’inclinazione, al limite.
Che non amo le scene che faccio e non sopporto le ginocchia sbucciate.

Mi piace pensare a un’avaria.
Mi piace pensare che mi abbia abbattuto la contraerea.
Ma in fondo lo so che è una scelta. Come tutto il resto.

Si tratterebbe solo di non lasciarsi disgregare.
Hai detto cazzi.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Chi ha detto cazzi?
(sempre che riesca a commentare eh, che qui non me lo fa fare con facilità ultimamente)

10:37

 
Blogger Musashimaru said...

Lo dicono un po' tutti, al singolare.
(e come si permette 'sta pagina di non farti commentare? Mò la smantello)

23:04

 
Anonymous Anonimo said...

no no, adesso ce la faccio
forse

meglio non cantare vittoria

16:21

 

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