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giovedì, luglio 13, 2006

'zzo ti canti?!


Quando ho un po' di tempo libero, mi faccio subito delle gran menate.

Fortunatamente, farmi menate mi lascia poco tempo libero.
In questo circolo vizioso, direi che ho una devozione quasi religiosa.

Sì, insomma: io gli scazzi li ieraticizzo.

In più, quest'attività si sposa bene con quasi tutte le altre: posso giocare a risiko e intanto spararmi i pipponi, parlare con qualcuno senza grande attenzione perchè mi faccio seghe mentali nel frattempo, far finta di lavorare mentre in realtà sto facendo di tutto per deprimermi.

Ci è voluto del tempo per affinare la tecnica, ma un talento innato mi ha aiutato molto.

Tra le poche cose che hanno il potere di stoppare completamente e temporaneamente questo processo, il cantare occupa una porzione di gran rilievo.

Sarà che il suono della voce mi affascina totalmente, ma mentre canto scompare tutto quello che mi circonda: dal Delle Alpi alle Ande, dal Manzanarre al Reno.
Paure, ansie, angosce escono dalla porticina di servizio del cervello, situata a mezza via tra l'orecchio e l'osso parietale, e lasciano entrare note, suoni, modulazioni vocali.

Finalmente smette di iniziare e finire tutto con la mia persona, e arrivano immagini anche dall'esterno: in un certo senso è come se pregassi.
O scopassi, che contrariamente a quanto si crede, con il pregare ha ben più che un'analogia.

Perchè il canto è un contenitore infinito, dove posso riversare liberamente tutto ciò che, a mio insindacabile giudizio, è sacro.

Per questo provo a farlo almeno un paio di ore ogni giorno, accompagnandomi con una chitarra scassata, inseguendo uno stereo acceso, da solo o di fronte a un pubblico... non importa come, non serve un perchè: l'importante è farlo.
A volte penso che potrei vivere solo di quello, non fare altro per tutto il giorno.

Poi però ci ripenso: dopotutto, non posso togliere tutto 'sto tempo alle menate.
Nella foto: Carlo Broschi, detto Farinelli. Uno che al canto, ha dedicato ben più della sua stessa vita.

8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Keep on singin' - and playing - che vai alla grande, Musashi!

17:40

 
Anonymous Anonimo said...

eh no cazzo!
NO!!!
non dirmi che sei anche un chitarrista santamadonnaaaaaaaaa.
ci mancava solo questa...
ci manca che canti Guccini e... se scappi ti sposo.

Farinelli... poveretto, che vita che ha passato. E quel cardinale...
quel libro non lo dimenticherò mai.

beh, saluti dalla donna con cui hai feeling ne... :-D
Silvy

22:48

 
Blogger Johnny Durelli said...

Beato te!Davvero.Io so' rimasto pure senza valvole di sfogo...

10:41

 
Blogger Musashimaru said...

Di Guccini sapevo (ma guarda un po'!) l'avvelenata, ma non me la ricordo da secoli ormai.
E cmq non sono propriamente un chitarrista, la chitarra la strimpello e basta, tecnicamente ero una voce.
Ora, più semplicemente, sono uno che ama cantare. =)

10:44

 
Anonymous Anonimo said...

oh meno male!!!!
allora sono salva :D

11:21

 
Anonymous Anonimo said...

dimenticavo,
buongiorno ne...

11:21

 
Blogger Musashimaru said...

Occhio che la rimparo, eh..

09:57

 
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

08:51

 

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