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giovedì, febbraio 07, 2008

Ora che c'ho il sonoro son diventato muto.

This fame thing, I don't get it.

Ti metti a scrivere a seguito di un bozzo sulla carrozzeria.
9 volte su 10 a causa di una nota.
Nota già in memoria, nota nella noia.

Scrivi per salvare quella parte di te a cui piace scrivere.
Scrivi per compensare le minchiate che scrivi di mestiere.
Tu odi le minchiate di qualsiasi tipo.
Se proprio dev’essere, che almeno siano le tue.

Tipo: scriverò del problema di non avere i soldi per partire alla cazzo.
Perchè crescere vuol dire solo non poter più partire alla cazzo.
Ma poi non lo scrivo, che quello è solo uscire di casa.

Crescere o è altro che boh, o la solita bazza per babbioni.
Ed eccomi lì. Tra i babbioni. Again.
Ci credevo pure. Come a Santa Claus.

Per inciso: c’ho passato una vita a partire alla cazzo.
Wow.
Gaucho, nevvero?
On the road eccomenò!
Ve ne dovrebbe fottere?

Magari vuoi scrivere della perdita di significato delle definizioni.
Progressiva e inesorabile.
Col tempo: più classifichi, più le definizioni s’inadeguano.
Da sè sole.
Che ti fan sentire parolaio in un mondo di cantautori.
Con tutti ‘sti furbacchioni che si son mangiati la foglia.

Vuoi scriverlo?
E scrivilo!
Ma è la solita minchiata, detta diversamente.

Alla fine sei stanco, devi lavorare e hai voglia di una sigaretta.

Allora non scrivi.
Anzi: scrivi fate un po’ come cazzo vi pare.
Io vedo tanti idioti, per loro l’idiota sono io.
Nulla di nuovo sotto il sole.

Scrivo perchè c'ho le dita e riconosco le lettere sui tasti.
In questo ci assomigliamo molto.

Aluminum, tastes like fear.
Adrenaline, it pulls us near.

EXTRA 1: CALL TO ACTION
Sgama tutte le citazioni e invia la risposta a dvrtt@fastwebnet.it, in palio due Caran d'Ache tenuti insieme da un elastico per capelli.


EXTRA 2: I GIOCHI DELLE PAROLE
Ciò che nel campo dei metalli e dei gas rende 'nobili', tra gli uomini rende 'emarginati'.