Intelligent life is all around us.

giovedì, agosto 31, 2006

Incredibile romantico.


Chi lo sa che faccia ha, chissà chi è
Tutti sanno che si chiama Lupin
Era qui un momento fa, chissà dov'è
Dappertutto hanno visto Lupin
Ogni porta si aprirà, chissà perché
Se l'accarezza Lupin

Sto tremando qui dentro di me
Chi lo sa, stanotte tocca a me
Se gioielli e denari e tesori non ho
A Lupin il mio cuore darò

Scivolando come un gatto se ne va
Sopra i tetti, sotto i ponti Lupin
Quanti cani poliziotti ha dietro sé
Ma sarà un osso duro Lupin
Ruba i soldi solo a chi ce ne ha di più
Per darli a chi non ne ha

Sembra giusto però non si fa
Neanche un pò, ammetterò però
Che è simpatico e non saprei dire di no
a Lupin il mio cuore darò

Ruba i soldi solo a chi ce ne ha di più
Per darli a chi non ne ha

Sembra giusto però non si fa
Neanche un pò, ammetterò però
Che è simpatico e non saprei dire di no
a Lupin il mio cuore darò
Il mio cuore darò
Il mio cuore darò
Il mio cuore darò

- Castellina Paci

Da canticchiare in sella a una Dune Buggy, sfrecciando in riva al mare.
Nella foto: che classe!

mercoledì, agosto 30, 2006

There goes my hero(es).


Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni.
Questa è la base di tutta la moralità umana.


JFK proferì questa frase per la prima volta, ma non fu l'unico ad usarla.

Anche uno dei più grandi eroi della storia contemporanea d'Italia l'amava molto, al punto di ripeterla più e più volte.
Ogni qualvolta ricevesse minacce di morte a causa della sua occupazione, per esempio.

Giovanni Falcone è stato e rimarrà per sempre un esempio da seguire.
Lui, come Paolo Borsellino.

Mi rendo conto che come loro ce ne sarebbero 1000 altri che non hanno avuto gli onori della cronaca, ma fin da piccolo li vedevo come veri eroi.
Sarà perchè erano tempi diversi, in cui ancora si credeva al cambiamento, sarà perchè nonostante sapessero come sarebbero andati a finire hanno continuato il loro lavoro fino in fondo.
Sarà come sarà: io li adoro.

E vorrei che tutte le frasi del cazzo come "non ci si può fare nulla", "ma chi se ne frega", "tanto le cose andranno sempre così" la gente le andasse a ripetere sulle loro tombe. Con quella sfacciataggine tipica dei mediocri.

Per non dimenticare.
Mai.
Nulla.

martedì, agosto 29, 2006

Morgana.


Mi sono scelto i miei miraggi.

L'ho fatto scientemente, sapendo bene della loro natura puramente illusoria.
Semplicemente: me ne sono sbattuto.

Il dottor Hoffman, diabolico personaggio frutto della fantasia di Angela Carter, sosteneva che qualsiasi cosa sia immaginabile deve per forza esistere.
Per me ha ragione lui.

Sbucciando ogni forma, colore, desiderio, reazione corporea e umorale, tutto si riduce a puro pensiero. In tal senso il corpo è solo un giocattolo per lo spirito.
L'occhio non vede un beneamato cazzo di nulla di per sè: buttate pure via le vostre rètine.

Il cervello riordina immagini e suoni, trasmette stimoli che identificano gli uni e le altre, lavorando instancabilmente per imporre... cosa?

L'ordine?

Il caos?

Boh.

In teoria quello che si vuole.
In pratica anche.

Per cui, paradossalmente, si può boicottare la razionalità proprio con lo strumento atto a definirla tale.
Così lo faccio di gusto, regalando ai personaggi che interpreto giocando alla Playstation maggiore concretezza che ai miei colleghi di lavoro, per esempio.

E a te, Morgana, dedico l'amore più appassionato di cui sono capace.
E mille risvegli scanditi dai miei baci.
E una vita meravigliosa, da dividere in due.
Da spendere insieme.

Il fatto che tutto questo non sia vero, in fondo, non cambia il mio sentimento.

Onore al Freddo.

Un'euforia sottile, appena palpabile.

La scrivo veloce, per tenerla stretta un altro minuto.
Restami vicina. Almeno tu, raccontami una storia.

Parlami di sapori, di cambiamento.
Parlami del mare, degli ideali.
Parlami di qualsiasi cosa. Piano.

Io credo fermamente nella vita, per questo non mi sento tradito.
Io credo fermamente nella vita, per questo mi sento un traditore.
E non l'ironia salverà il mondo, non la saggezza: lo farà la vita.

Quindi che sia la tua o la mia che differenza vuoi che faccia?
Non ce ne accorgeremo comunque.
Non lo sapremo mai.

Ma se vuoi fare qualcosa, proprio per questo ti dico: fallo.
Cosìcchè quando qualcuno verrà a richiedertela indietro, la trovi

disordinata.

S t r a l u n a t a.

Completamente irriconoscibile.

E allora, col tuo sorriso migliore, glielo potrai dire:
"Scusami, ma l'ho usata tantissimo."

lunedì, agosto 28, 2006

Bella Zio.


I supergiovani di oggi appellano tutti usando questa bizzarra espressione.

I supergiovani, preciso, sono quelli un bel po' sotto i 30: mi riservo ancora il diritto di essere io, il giovane non super.
Anche se il culo non mi prende congedo dai jeans e non porto la mutanda CK o DG in bella vista.

Me ne fotto: sono giovane lo stesso, io.

Giovane e zio.
Anzi: zio a manetta, visto che i miei 2 fecondissimi fratelli continuano ad ingravidare le loro signore ad un ritmo che nemmeno Rocco Siffredi.

Maia, l'ultima arrivata, è nata il 25 agosto.
Questa simpatica sgorbietta di 3kg e 300g al momento della partenza, rappresenta il primo esemplare ufficiale di signorina che porta il cognome di famiglia.

Mia madre, dopo aver generato 3 fratelli ed aver osservato il suo primogenito piazzarne sapido altri 2, aveva perso ogni speranza.
Invece il buffo machismo procreativo della nostra linea genetica si è interrotto qui, su 'sto fagottino.

Mio fratello, che mi insulta da una vita per i miei trascorsi semi-malavitosi, aveva una faccia simile a quella che sfoderavo io dopo un trip ai miei tempi: vagamente plastificata.
La Palma per il sorriso più bello va (come sempre) alla sua lady Paola: la donna che non rinuncia a sorridere nemmeno mentre dorme.

Per me ha dei connotati quasi divini: in uno scenario post-apocalittico costituito da bestemmie e grida strazianti delle altre partorienti, lei si fa seria seria per la prima volta da che la conosco e inizia il travaglio.
In dieci minuti netti svolge il compito senza emettere un fiato, sorridendo poi 3 volte tanto, con il trofeo della sua fatica placidamente addormentata al fianco.
Se non volessi così bene al mio fradei proverei a soffiargliela.

Tutto molto bello e poetico, insomma, anche se il colpo di classe definitivo lo porta mio padre quando irrompe sulla scena.
Barba di almeno 5 giorni, metà della faccia ancora in preda alla paresi, pantalone Kaki macchiato di sugo e occhiali alla Marion Cobretti: la parola "sciatteria" con lui assume sfumature epiche.

Niente da fare: maschi o no sembriamo sempre la famiglia di Cinico TV.
Nella foto: femminuccia della vergine. Sono cazzi, fratè!

venerdì, agosto 04, 2006

In the summertime.

Scrivere mi piace.
Avere un blog anche.

Un posto dove esprimere in piena libertà le mie idee, arringare, discutere e confrontarmi.
Esiste qualcosa di meglio?

Certo: stare coi maroni a bagno nel mare, per un mese.

Nella foto: il massimo della cultura in agosto.

Hola, stronzoni!
Buone vacanze a chi mi legge e a chi si fa leggere da me.

E statev'accuort'.